Promosso dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e dalla Scuola di Editoria del Centro Padre Piamarta di Milano, il Master in Professione editoria cartacea e digitale ha una lunga tradizione alle spalle, ma al contempo è una realtà sempre rivolta ai cambiamenti del settore e agli sviluppi tecnologici. Ne parliamo con Ferdinando Scala, che non solo è docente al Master sin dalla sua prima edizione nell’a.a. 2006-2007, ma che addirittura nel 1986 fondò la Scuola di Editoria assieme ad alcuni colleghi di Garzanti come Donata Schiannini, Pierluciano Guardigli, Lucia Incerti, Anna Cazzini e altri ancora. La loro iniziativa partì dall’idea di formare i giovani laureati e di guidare il loro ingresso in un mondo competitivo e variegato come quello dell’editoria. Un obiettivo che anima ancora in tutto e per tutto la Scuola e la vasta gamma di corsi che propone, Master compreso.
Ma torniamo al Master che, spiega Scala, non è un semplice corso postuniversitario di redazione. L’intento ultimo è infatti plasmare operatori editoriali con una conoscenza profonda, dinamica e a tutto tondo, che sappiano sfruttare in modo originale le conoscenze acquisite, che siano produttivi anche in campi come l’area marketing, il comparto amministrativo, l’ufficio stampa ecc. O che, più in generale, possano portare le proprie competenze prettamente editoriali in aziende che non appartengono per loro definizione al mondo della carta stampata, ma che si avvalgono comunque dell’indispensabile supporto di testi.
Due sono le linee guida di questo Master di II livello, l’unico in Italia in questo settore: da una parte un’organizzazione consolidata durante la lunga vita ormai pluridecennale della Scuola di Editoria e in costante aggiornamento su tutti i fronti, dall’altra un preponderante interesse per la praticità. L’allievo viene infatti considerato “un apprendista” e quindi affiancato al “maestro d’arte” per imparare giorno dopo giorno un mestiere concreto. “Naturalmente noi non lavoriamo il legno, ma le parole. Quindi il nostro compito è di riunirle per ricavare dei testi ottimi e poi controllarli affinché siano perfetti e possano venire pubblicati”. E il Master proprio questo insegna a fare.
Aggiunge poi Scala che il costante perfezionamento dell’offerta formativa si basa certamente sull’esperienza diretta maturata dai docenti nel loro lavoro in azienda, ma anche sul feedback degli allievi stessi in merito al periodo di stage che corona il corso. In questo modo si cerca di rifinire in ogni suo tassello il pacchetto di conoscenze che vengono trasmesse in un anno di laboratorio e di apprendistato.
Insomma: il Master è una realtà proteiforme, contraddistinta da un aggiornamento instancabile, in costante contatto con il mondo al di fuori della aule accademiche. Continueremo ad aggiornarvi sulle nostre iniziative, suoi nostri sviluppi e le novità.
Quindi… stay tuned!