Un progetto a cura degli allievi dei master in editoria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore

Belleville, uno stage a tutto tondo

EsternoVia Carlo Poerio, 29: questo è l’indirizzo che mi accompagna nell’avventura di uno stage in una Scuola di scrittura creativa e neo casa editrice. E dopo un percorso in Letteratura e Lingue straniere, quale posto migliore per esprimersi?

Tutti i giorni in un ambiente pieno di libri, scrittori e editor, a contatto con studenti non convenzionali, che cercano quel lampo di genio che potrà renderli immortali, proprio come gli autori che ho sempre inseguito e amato. Ognuno di loro ha il potenziale per diventare uno scrittore, uno sceneggiatore, un drammaturgo, un poeta. Ognuno di loro viene qui e trova un ambiente armonico e semplice, dove la creatività, ho modo di capire, non si insegna: si stimola.

Qui, in quanto tirocinante, seguo sia la realizzazione del piano didattico dei corsi, sia l’informazione tramite newsletter ad allievi o aspiranti tali, sia la comunicazione ai giornalisti dei corsi, degli eventi e delle rassegne: ovvero l’attività di ufficio stampa. Molto stimolante è anche l’affiancamento al social media strategist, che mi dà modo di vedere come i social possano essere utilizzati in ambito aziendale e commerciale-professionale. I social mi hanno permesso di sviluppare le mie competenze in ambito fotografico e grafico, la cosiddetta post-produzione che ben si sposa con l’inventiva e con la creatività.

Altro aspetto interessante, per me che ho scelto un master in editoria, è quello che riguarda la nascente casa editrice: un progetto tutto nuovo, tutto da scoprire, tutto da inventare, che è per me il mezzo migliore per guardare da vicino e dall’interno ogni aspetto del mondo editoriale. Si passa dalla richiesta dei diritti d’autore alla correzione bozze e revisione del testo, dal calcolo del conto economico editoriale alla scelta del formato e della copertina del libro. L’assenza di una consolidata catena di montaggio, fa sì che ogni decisione in merito sia un confronto in cui ognuno ha modo di manifestare la propria opinione. Questo rende armonioso il clima e agevola le relazioni con il personale e con i clienti-studenti della scuola.

libreriaSeppur da un punto di vista diverso, il lavoro di controllo giacenze della libreria interna alla scuola è stato un modo per immergersi nel libro come oggetto fisico e per comprendere il funzionamento di ordine e resa: concetti teorici prima di quest’esperienza.

Il mio stage qui a Belleville – La Scuola è un’esperienza a tutto tondo che abbraccia campi lavorativi di ogni sorta: dall’aspetto comunicativo online e offline, a quello organizzativo e amministrativo. La partecipazione attiva e produttiva a eventi quali il Milano Film Festival o il Festivaletteratura di Mantova, hanno reso ancora più dinamico il percorso e più ricca la formazione, così come gli eventi e le rassegne organizzate all’interno della scuola, momento di lavoro sui social e di organizzazione degli eventi culturali da ogni punto di vista. L’elemento più bello e al contempo destabilizzante, è la fiducia che in me viene riposta: bello perché si ha modo di crescere professionalmente, destabilizzante perché diventa facile cadere in errore e quindi deludere chi abbiamo di fronte. Ma quel che mi sorprende di questa realtà aziendale è l’umanità nell’affrontare i piccoli e grandi problemi quotidiani, la consapevolezza che essere persone viene prima che essere dipendenti.

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