Un progetto a cura degli allievi dei master in editoria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore

Le vie dei libri: letture, lingua e pubblico nell’Italia moderna di Marina Roggero

copertina libro Le vie dei libri. Letture, Lingue e pubblico nell'Italia moderna di Marina Roggero. Riproduzione di La lezione di cucito di Gaspare Traversi su sfondo bianco.

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copertina libro Le vie dei libri. Letture, Lingue e pubblico nell'Italia moderna di Marina Roggero. Riproduzione di La lezione di cucito di Gaspare Traversi su sfondo bianco. “Le vie dei libri, le vie per trovarli, per capirli, per usarli e anche per combatterli e per bandirli, erano assai diverse nell’Europa dell’età moderna. Questo mio libro vagabondo ne segue le tracce.”

Il libro di Marina Roggero, già professoressa ordinaria di Storia Moderna, è un percorso lungo circa tre secoli, dall’Europa dell’Inquisizione e della Controriforma al Settecento illuminista e post-illuminista. Al centro dell’attenzione e declinato sotto profili sempre diversi è il rapporto degli italiani con i testi scritti nella propria lingua, e quindi con la lingua stessa.

Questa storia della lettura spazia infatti da una prospettiva più linguistica sulla diffusione dell’italiano pre-Unità, a una ricostruzione dei modi dell’insegnamento della lingua e delle letture proposte nei percorsi scolastici, al ruolo della Chiesa nella diffusione dell’alfabetizzazione e dell’italiano, alle considerazioni sulla lingua dei letterati del tempo, all’accesso ai testi e alle abitudini di lettura degli italiani. Il risultato è un variegato insieme di approcci che concorre a creare un quadro preciso, ben strutturato, che l’autrice riesce a presentare con concisione e chiarezza, nonostante la vastità e la natura labirintica della materia.

Come caratteristiche dell’Italia moderna emergono una scarsa alfabetizzazione e scarsa dimestichezza con una lingua con cui non ci si sapeva rapportare, perché prima di tutto lingua scritta e perché fissata su modelli ideali e irraggiungibili. Difficoltà che Roggero indaga e documenta in fase di ricezione da parte dei lettori, colti e meno colti, ma anche sul piano delle scelte linguistiche in fase di produzione (emblematica l’oscillazione di Alessandro Verri che, come ricordato in chiusura, passa dalle posizioni giovanili del “Caffè” a crucciarsi in tarda età su come poter dire “pane” “in modo più nobile”). Ampio spazio è dato anche al tema della censura e del controllo dell’accesso ai materiali scritti e della loro diffusione. Ha rilievo assoluto in questo ambito la discussione della decisione di scoraggiare il contatto diretto dell’italiano comune ai testi sacri e di vietarne traduzioni, così come delle conseguenze che ne derivano.

Rivendicata fin dall’introduzione, la scelta di procedere anche per comparazione con gli altri paesi europei (e in particolare la Spagna) è uno dei punti di forza del libro: permette infatti di contestualizzare con immediatezza le specificità del caso italiano, laddove l’autrice, pur venendo incontro al suo lettore, deve limitare all’essenziale l’inquadramento storico.

Il testo non si accontenta inoltre di offrire una ricognizione panoramica di un aspetto centralissimo, anche se spesso trattato in sordina o in modo superficiale, della storia culturale del nostro paese, ma propone una sua lettura, documentata e argomentata dei fenomeni studiati, in dialogo e opposizione esplicita con altri testi usciti sugli argomenti trattati. Un esempio tra tutti: il ruolo della Chiesa nella diffusione dell’italiano.

Le vie dei libri è quindi un testo che va a integrare, col suo focus specifico, gli altri studi sul tema dell’italiano e della cultura e letteratura italiana prima dell’Unità. È un libro completo ma anche introduttivo (seppure per già iniziati) a una fitta rete di approfondimenti possibili. Molto ben documentato, funziona meglio nel momento in cui porta esempi e testimonianze e avrebbe forse beneficiato, visto il grande spazio dato alla questione della lingua, di qualche esempio in più di italiano dei testi citati (per esempio manuali di lingua scolastici) o dell’uso linguistico dei vari strati di pubblico presi in esame. Un aspetto che è comunque facile da esplorare grazie alla puntualità dei riferimenti bibliografici in nota.

Questa recensione è stata realizzata nell’ambito del corso di Web, e-commerce e metadati per l’editoria di Paola Di Giampaolo. Vedi l’elenco completo degli insegnamenti del Master Professione Editoria.

Marina Roggero – Le vie dei libri. Letture, lingua e pubblico nell’età moderna
294 pagg., 26,00 euro – Il Mulino 2021 (Saggi)
ISBN 9788815292148

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