“Il libro, nella sua peculiarità di ‘oggetto’ di carta, stampato e rilegato, accompagna da secoli l’essere umano nella sua erudizione, oltre che nello svago del tempo libero. (…) Sulla forma da dare al libro si sono sviluppate diverse teorie e stabilite delle regole, talvolta anche infrante per sostenere tesi innovative, o addirittura provocatorie”
Originale, eclettico, visivamente unico. Così si presenta il lavoro di Daniele Baroni – definito come un Breve trattato di cultura del progetto – agli occhi del lettore che sfoglia le pagine di questo saggio dedicato al mondo del libro. Una prospettiva inusuale e provocatoria, quella esposta: parliamo sempre del contenuto dei libri, dei messaggi e delle tematiche che vi scoviamo, ma avete mai pensato al libro come oggetto? Eppure è impossibile non rimanere ammaliati di fronte alle prime rilegature in pelle di fine Ottocento o stupiti dai complessi frontespizi che accompagnavano i primi libri stampati dopo la rivoluzione gutenberghiana. Non di solo contenuto vive il libro: dietro la sua tridimensionalità, i suoi materiali, il pregio della sua tradizione, si nasconde un fascino ineguagliabile ed eterno.
La materialità di uno degli strumenti più innovativi della storia, dai primi codex del III secolo fino ad arrivare alla rivoluzione digitale dei nostri anni, abbandona il “dietro le quinte” e si rende protagonista assoluta. Il saggio di Baroni, pubblicato per la prima volta nel 2009 e giunto alla sua quarta edizione, regala al pubblico un percorso affascinante con un linguaggio tecnico ma al tempo stesso chiaro. La trattazione attraversa varie epoche per spiegare come sia nata e come si sia sviluppata la forma di un mezzo di comunicazione che ha adottato nel tempo vesti diverse a seconda dei cambiamenti culturali.
Il testo presenta un impianto di lettura a più livelli: l’architettura e la composizione della pagina tramite regole standardizzate e rimaste in uso per secoli, l’analisi degli elementi simbolici con excursus sulla storia della marca editoriale, dei caratteri da stampa e del frontespizio, infine la ricerca sul sistema delle immagini, tra illustrazioni, libri d’artista e iconografia. Proprio il ricco apparato iconografico del libro diventa co-protagonista del testo: la galleria, tratta da archivi storici e fotografici di rilievo, accompagna e chiarifica il testo, ma al tempo stesso regala un piacere agli occhi di chi guarda.
Un saggio per tutti coloro che desiderano approfondire le origini e l’evoluzione di un oggetto così comune, eppure così rivoluzionario per la storia dell’umanità.
Daniele Baroni (Milano, 1935 – 2016) è stato architetto e docente del Politecnico di Milano. Ha pubblicato per Longanesi Il manuale del design grafico e Storia del design grafico (con Maurizio Vitta).
Daniele Baroni – Un oggetto chiamato libro
267 pagg., 45 euro – Longanesi 2017 (La Vostra Via n. 254)
ISBN 978-88-304-4943-5