“Non vi può essere traduzione senza riscrittura”
Erich Auerbach, nello scrivere un libro sulla letteratura dell’Occidente, escluse autori del calibro di Tolstoj e Dostoevskij: non conosceva il russo e non intendeva ricorrere a traduzioni altrui che avrebbero compromesso la resa linguistica e stilistica del testo. Partendo da questo aneddoto, Tirature 2016 affronta così il tema della traduzione, raccogliendo contributi di vari autori sotto la curatela di Vittorio Spinazzola, professore emerito di letteratura italiana contemporanea presso l’Università Statale di Milano e curatore dal 1998 di Tirature, l’annuario de Il saggiatore che raccoglie rubriche sul mondo della letteratura e dell’editoria.
Cosa significa, oggi, tradurre in Italia? Il volume cerca di rispondere alla domanda partendo da vari punti di vista, primo fra tutti quello del traduttore, spiegando come la professione sia cambiata e quali siano le maggiori difficoltà da affrontare, lato economico compreso. Il tema interessa anche le case editrici che sono sia importatrici di titoli stranieri, sia esportatrici di titoli italiani: azioni che, in entrambi i casi, comportano il problema della traduzione e della corsa (soprattutto per le realtà più piccole) agli incentivi statali, i quali continuano a diminuire nonostante il crescere annuo dei titoli. La tendenza al taglio dei fondi, come si spiegherà verso la fine, riguarda anche i finanziamenti destinati alle biblioteche.
Vi è poi un focus sul mondo anglosassone, sul suo record negativo di titoli tradotti (solo il 3%) e sulle cause che lo hanno determinato, ma anche sulle iniziative controcorrente quali English Pen, che finanzia la traduzione di opere scritte in lingue diverse dall’inglese. Persino in Italia vi sono case editrici attente alle minoranze linguistiche come Sinnos e Carthusia, che propongono testi bilingui tradotti in arabo egiziano, marocchino, cingalese, tigrino ecc; lingue non letterarie ma ben presenti nel nostro Paese.
Anche la questione del digitale viene affrontata nelle sue varie sfaccettature: dall’ebook alla fanfiction alle piattaforme come Wattpad, con particolare attenzione a strumenti quali Google Translate che, nonostante le continue migliorie, non sono ancora in grado di sostituirci nella traduzione di prodotti complessi come le poesie.
Non manca un accenno alla trasposizione cinematografica: “L’adattamento è come fare una statua di La Gioconda”, scrive Tina Porcelli riprendendo le parole di Anne Huet per indicare che, pensandoci bene, la trasposizione è pur sempre una sorta di traduzione che avviene però da un media a un altro anziché da una lingua ad un’altra, rimanendo comunque un’operazione complessa.
Vittorio Spinazzola (a cura di) – Tirature 2016. Un mondo da tradurre
248 pagg., testo gratuito in formato digitale – Il Saggiatore e Fondazione Arnoldo e Alberto 2016
ISBN 9788865765050