“La propaganda nazista era estremamente efficace, certo, ma questo significa che i disegnatori contemporanei dovrebbero sentirsi autorizzati a prenderne spunto ogni volta che lo desiderano, e a profanare la memoria del più sanguinario periodo del XX secolo, separando così il buon design dai cattivi tedeschi?”
Questo è il fulcro della riflessione di Steven Heller ne Storia universale della svastica. Come un simbolo millenario è diventato emblema del male assoluto, pubblicato a giugno 2020 da UTET. Heller guida il lettore lungo un dibattito più che mai attuale: se sia possibile separare il potere estetico e simbolico, millenario, della svastica, dal significato di odio di cui è stata fatta veicolo causa l’uso improprio da parte dei nazisti. Art director e designer, Heller è il rettore della School of Visual Arts di New York.
Storia universale della svastica si presenta come un saggio storico atipico, in cui la grafica accattivante e la ricchezza delle illustrazioni giocano un ruolo fondamentale insieme allo stile di scrittura lucido e coinvolgente. La potenza dei simboli e la loro valenza estetica, temi centrali del libro, sono così veicolati attraverso il libro stesso.
Da antiche urne funerarie riesumate a Hissarlik a moderni tappeti indiani, da scatole di biscotti a spille per boy scout e fino allo sfondo rosso della bandiera nazista, Heller ripercorre la storia di quello che è diventato il simbolo dell’odio. Analizzando poi forme d’abuso e di reimpiego della svastica, Heller rimette in questione il rapporto post-nazismo che la modernità e i designer contemporanei hanno con questo simbolo; rapporto spesso maldestro, se non irresponsabile.
Nonostante l’uso fatto da Hitler della svastica rappresenti “un’oscenità visiva’’ e “una tragedia’’, né la sua perfezione estetica e grafica, né la sua storia millenaria la salvano dall’usurpazione hitleriana. I numerosi tentativi di riabilitazione del simbolo si scontrano inevitabilmente con la sua riesumazione e strumentalizzazione da parte di gruppi razzisti, neonazisti e di estrema destra. Heller mette in guardia il lettore sulla potenza dei simboli sulla coscienza collettiva e individuale. I simboli che rappresentano il male, anche se impropriamente, devono essere maneggiati con circospezione e cura: soprattutto quando promemoria di un’epoca atroce.
Questa recensione è stata realizzata nell’ambito del corso di Web, e-commerce e metadati per l’editoria di Paola Di Giampaolo. Vedi l’elenco completo degli insegnamenti del Master Professione Editoria.
Steven Heller – Storia universale della svastica. Come un simbolo millenario è diventato emblema del male assoluto
240 pagg., 25,00 euro – UTET 2020
ISBN 9788851179588