“L’epica sportiva non manca, ultimamente. Ci sono trasmissioni TV, case editrici, case di produzione cinematografica e riviste che fanno dello sport una questione prima ‘letteraria’ e poi sportiva. Perché? Perché parlare di sport significa parlare prima di tutto di donne e uomini. E ogni donna e ogni uomo hanno una propria personalissima storia. Bisogna solo trovarla e poi saperla raccontare.”
Nell’era dello storytelling qualsiasi cosa può essere raccontata attraverso una storia: politica, marketing e molto altro ancora. Al giorno d’oggi si tratta di un’affermazione ormai quasi banale. Lo sport non fa eccezioni e ne è ben consapevole Federico Vergari, autore di un libro che rappresenta una sorta di punto d’incontro tra un manuale di (buon) giornalismo e un inno d’amore allo sport, e che dimostra di aver ascoltato attentamente la lezione di Christian Salmon e del suo celebre Storytelling. La fabbrica delle storie (Fazi, 2008). Il libro è stato pubblicato da Editrice Bibliografica all’interno della collana Scrivere, dedicata a chiunque voglia avvicinarsi al mondo della scrittura.
In questa polifonia di racconti i modi per parlare di sport si sono moltiplicati a dismisura, complice ovviamente anche l’esplosione di internet. Per distinguersi è diventato sempre più indispensabile riuscire ad assumere un tono unico se si vogliono raccontare le storie delle persone e delle emozioni sottostanti agli atleti. Scrivere di sport offre in questo senso una panoramica completa degli strumenti a disposizione di chi scrive. Dal target ideale fino ai diversi media – passando per le fonti, le regole del giornalismo, le strutture narrative e non solo – sono molti i temi toccati, con un approfondimento finale su come provare a inserirsi nei meccanismi del mondo editoriale.
Come però si diceva in apertura, non si tratta di mero e semplice manuale. Sebbene a tutti gli effetti sia un libro che cerca di insegnare qualcosa, o quantomeno di fornire una serie di spunti e informazioni utili agli interessati, Vergari si tiene volontariamente distante da un’impostazione impersonale, tipica di una manualistica più classica. Le pagine sono invece tratteggiate con uno stile semplice e quasi confidenziale, in cui l’autore dialoga apertamente con il lettore, ponendo domande e anticipando eventuali dubbi. Il tutto viene corredato da interviste a esperti provenienti dai vari settori del mondo dello sport, ricordi, esperienze e passioni personali, che contribuiscono alla freschezza e alla dinamicità del testo.
Quello che emerge con più forza è tuttavia un amore viscerale nei confronti di tutte le sfaccettature di cui lo sport si compone. L’immagine che apre il libro – la prima volta in cui, da bambino, l’autore rimane senza fiato alla vista dello stadio Olimpico di Roma – è sicuramente efficace per chiarire questo concetto, come saprà benissimo chiunque sia stato allo stadio almeno una volta. Non solo, rappresenta anche la chiave di lettura forse più importante dell’intero libro, più di tutti i doverosi consigli pratici e teorici. E cioè che non dovrebbero mai venire meno quell’entusiasmo e quella passione brucianti che fanno desiderare di voler raccontare lo sport e tutto quello che gravita intorno a esso.
Questa recensione è stata realizzata nell’ambito del corso di Web, e-commerce e metadati per l’editoria di Paola Di Giampaolo. Vedi l’elenco completo degli insegnamenti del Master Professione Editoria.
Federico Vergari – Scrivere di sport. Storie, biografie e giornalismo tra carta e web
164 pagg., 18,00 euro – Editrice Bibliografica 2021 (Scrivere)
ISBN 9788893573993