Un progetto a cura degli allievi dei master in editoria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore

I ragazzi di Biloxi di John Grisham

John Grisham
I ragazzi di Biloxi
(3.5)
3.5/5

Editore:

Mondadori (Omnibus)

Traduzioni:

Luca Fusari e Sara Prencipe

Anno:

2022

Genere:

Thriller

Pagine:

432

Prezzo:

€ 23.00

ISBN:

9788804763154

Keith non era tra loro, ma trovò una sedia vicino al tavolo del procuratore. Lanciò un’occhiata distratta alla folla, vide Hugh, e non fu piacevole. Lo fissava con uno sguardo da assassino.

John Grisham, scrittore prolifico ma mai scontato, sfonda la barriera delle 40 pubblicazioni con un romanzo sulla “Dixie mafia”, un gruppo di criminali che a partire dal proibizionismo si è insediato sulla costa del Golfo, confrontandosi con l’atteggiamento lassez faire delle forze dell’ordine rispetto il commercio illegale. Partendo da un dato storico Grisham architetta una storia di odio e rivalità tra due famiglie di immigrati croati, che si pongono agli estremi della barra della giustizia. La famiglia dei Rudy, avvocati rispettati in tutta la costa, dovrà fare i conti con gli affari illeciti dei Malco: contrasti che trovano il loro culmine nei personaggi di Keith e Hugh.

Come sempre, i romanzi di Grisham partono dalla sua esperienza diretta di avvocato ed esperto conoscitore dei meccanismi della giustizia americani. L’elemento di novità e cambiamento rispetto al resto della sua produzione risiede nell’atmosfera noir che I ragazzi di Biloxi trasmette. Il clima che si percepisce già dalle prime pagine è paragonabile a quello dei classici noir americani, come LA confidential o Black Dahlia, che vede schierati da una parte poliziotti corrotti e criminali incalliti e, dall’altra, i difensori della legge che sono disposti a tutto pur di riuscire a incastrarli. Questo incrocio tra avvocati, da una parte, e gangster, dall’altra, dà vita a un sottogenere che si potrebbe definire “Legal noir”.

Infatti, Grisham non smette di insegnare ai propri lettori non solo il lato più affascinante e particolareggiato della giustizia americana, ma mette al corrente dei più astuti imbrogli che i criminali architettano per sfuggirvi. Per esempio, l’inserimento di placche magnetiche sotto i tavoli da gioco, usate per manovrare i dadi truccati, presenti nelle stanze “sul retro” dei locali. Purtroppo, questi dettagli vengono distribuiti con parsimonia, facendo emergere un racconto che segue binari prestabiliti. I personaggi, ad esempio, anche se ben caratterizzati, sembrano impossibilitati a commettere errori. Elementi che vengono compensati dalla capacità di Grisham di far immedesimare il lettore nell’avvocato che pronuncia l’arringa finale. Infatti, la lettura diventa avvincente negli ultimi capitoli del libro, arrivando a un finale page turner.

Gli amanti del genere e i più fedeli lettori lo troveranno, nel complesso, un romanzo piacevole che rispecchia i canoni dell’autore con un pizzico di originalità. Ma i neofiti dovrebbero cominciare dai suoi libri più famosi come Il rapporto Pelican, Il Socio, o L’avvocato di strada, in modo da scoprire il canone dell’autore per apprezzare questa sua nuova svolta. Noi del master abbiamo recensito anche La lista del giudice, puoi leggerla qui.

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