LEGGERE NON NUOCE ALLA SALUTE (ANZI)
Provenienti da tutta Italia, con le formazioni più varie: tra noi c’è chi ha studiato lettere, linguistica ed editoria, ma anche architettura; c’è chi traduce dal giapponese, dal russo o dal persiano, chi ha già le idee chiare su quel che desidera per il proprio futuro e chi tiene gli occhi ben aperti perché sa che quello è il modo migliore di sognare. Siamo i ventisei ragazzi del Master Professione Editoria 2020 e vogliamo presentarvi alcuni dei nostri amici più cari: i libri.
Eravamo abituati ad andare, eppure ora un virus ci impone di restare. In questa forzata solitudine, che almeno in parte sta per finire, abbiamo scoperto di avere nostalgia di un abbraccio, di una stretta di mano, di una serata con gli amici, di una giornata a scuola o al lavoro. Tutte bellezze che spesso diamo per scontate e rischiamo di non vedere più. La bellezza di leggere, per esempio. Perché forse stavamo dimenticando che leggere significa entrare in un mondo affollato di personaggi che ci tengono compagnia, allargano i nostri orizzonti, condividono con noi le loro speranze e le loro paure e ci ricordano che perfino gli errori e gli orrori sono parte di una storia. La nostra storia, che il virus non riuscirà a strapparci. Noi abbiamo trovato tutto questo nei libri che vi consigliamo.
SAGGISTICA
I libri che non ho scritto di George Steiner (Garzanti). Consigliato da Chiara Bortoloni
Cosa c’è di più intrigante di ciò che non viene detto? Quello che non viene scritto! George Steiner ci svela i segreti nascosti nelle sue opere incompiute. Sette grandi temi etici e politici raccontati nonostante le difficoltà intellettuali e i ricordi dolorosi.
- Per chi vuole addentrarsi in una riflessione filosofico-letteraria attraverso i dubbi e le rinunce di un intellettuale.
Atlante delle emozioni umane: 156 emozioni che hai provato, che non sai di aver provato, che non proverai mai di Tiffany Watt Smith (UTET). Consigliato da Beatrice Toscano
Ricco di echi letterari e impreziosito nell’edizione italiana dal tocco di una traduttrice d’eccellenza, Violetta Bellocchio, questo dizionario fa riflettere su ciò che ci caratterizza come esseri umani, offrendo una panoramica storica e sociologica dello spettro delle emozioni umane.
- Per chi, almeno una volta, si è trovato in difficoltà di fronte alla domanda “Come ti senti?”
I russi sono matti di Paolo Nori (UTET). Consigliato da Vittoria Spirov
“Perché i libri che valevano tanto, sembra incredibile, i libri che dicevano delle cose importanti, sembra incredibile, facevano paura”. Dostoevskij era solito dire: “Veniamo tutti dal cappotto di Gogol”. Sullo sfondo il nichilismo, la servitù della gleba e il byt, quel modo particolare di vivere con cui i russi sanno rendere visibile il visibile. Un mondo che è già nostro, ma che trascuriamo, fatto di momenti del quotidiano di serissima ilarità.
- Per chi vuole provare un esercizio di leggerezza e sacralità quotidiana.
Il pericolo di un’unica storia di Chimamanda Ngozi Adichie (Einaudi). Consigliato da Marta Lacchini
“Il potere è la possibilità non solo di raccontare la storia di un’altra persona, ma di farla diventare la storia definitiva di quella persona”. L’autrice ci regala una pillola di riflessione per sconfiggere il potere persuasivo dei pregiudizi. Un opuscolo che forse non fornisce tutte le risposte, ma certamente pone tante domande.
- Per femministe. E per chi femminista non lo è mai stato.
AUTOBIOGRAFIA
Il tuo nome sulla neve. Gnanca na busia di Clelia Marchi (Il Saggiatore). Consigliato da Costanza Giannaccini
“Care persone fatene tesoro di questo lenzuolo, che c’è un po’ della vita mia.” Clelia Marchi è una di quelle scrittrici mancate che la vita ha reso di necessità contadine: la sua storia non straordinaria raccontata, senza bugie, su uno di quei lenzuoli che non può più “consumare col marito”.
- Per chi crede che esistano storie che meritano di essere lette affinché non vada perduta la memoria di un quotidiano ordinario, di quei ricordi minuti che solitamente chiamiamo vita.
Città sola di Olivia Laing (Il Saggiatore). Consigliato da Carla Raso
“La solitudine è collettiva; è una città. E non ci sono regole su come abitarci.” Solitudine, arte, trasformazioni urbane. A partire dalla sua esperienza di donna sola trapiantata a New York, l’autrice scava nella vita e nella produzione degli artisti più controversi e alienati – i “frutti strani” – che hanno vissuto parte della loro esistenza nella gentrificata “capitale della solitudine.”
- Per gli amanti dell’arte e della psicologia.
- Per chi ama le “narrazioni ibride” di Il Saggiatore è maestro.
RACCOLTA DI RACCONTI
Di cosa parliamo quando parliamo d’amore di Raymond Carver (Einaudi). Consigliato da Alberto Berruto
Chi meglio di Carver, in un momento di stallo sociale, potrebbe far tornare interesse per i fatti, anche apparentemente insignificanti? I diciassette racconti dello scrittore americano ci trasportano nel suo mondo di illusoria inconcludenza per farci realizzare che proprio perché non si sa esattamente come parlare della maggior parte delle cose, vale la pena farlo.
- Per chi ama le storie, le parole e i dettagli.
Sillabari di Goffredo Parise (Adelphi). Consigliato da Agrippina Novella
“La poesia va e viene, vive e muore quando vuole lei, non quando vogliamo noi.” Dall’amore alla solitudine. I Sillabari di Parise sono una raccolta di storie e stati d’animo catalogati seguendo l’ordine alfabetico. Ogni lettera rappresenta un sentimento e genera una storia, ma non si arriverà mai alla Z, perché in questa antologia non esiste la parola fine.
- Per chi non si accontenta di leggere una sola storia.
- Per chi cerca un’esperienza unica seguendo un ordine di lettura personale.
L’Aleph di Jorge Luis Borges (Feltrinelli). Consigliato da Francesca Sanseverino
Un viaggio magico e affascinante attraverso il tempo e lo spazio, in compagnia di Jorge Luis Borges. Il grande autore argentino ci conduce in una biblioteca infinita e visionaria: l’Aleph, con i suoi diciassette racconti, è una labirintica raccolta sui grandi temi della vita.
- Per gli appassionati di Borges e per chi desidera scoprirne l’erudizione brillante e la grande sensibilità letteraria.
Cari mostri di Stefano Benni (Feltrinelli). Consigliato da Claudia Satta
“Di paura si deve morire. Il resto sono piccoli turbamenti, spaventi da salotto, schizzi di sangue da pulire con un fazzolettino. L’abisso non ha comodi gradini.” Quali sono le vere paure? I mostri di Benni sono in realtà cari: ci lasciano lì, spiazzati, a fissare le pagine dei racconti, e concedono il tempo di trovare una via. Il vero mostro è dentro di noi: è lì che dobbiamo cercare e sconfiggerlo.
- Per chi oggi ha trovato il tempo di fermarsi, di guardarsi dentro e capire chi e cosa lo salva.
FANTASTICO
La morte della Pizia di Friedrich Dürrenmatt (Adelphi). Consigliato da Miriam Bonanno
“Ho riflettuto sugli esseri umani e li ho interrogati prima di sottoporre ad essi il mio enigma e farli sbranare dalle mie leonesse. Mi interessava sapere come mai gli uomini si lasciano opprimere.” Chi meglio della Pizia, della Sfinge e dell’indovino Tiresia ha conosciuto la natura dell’essere umano? Dietro la furia grottesca del discorso una verità sembra prendere forma dal confronto dialettico dei personaggi: gli uomini brancolano nel buio. L’enigma e il caso sono forse le uniche risposte alle loro domande.
- Per chi non ha paura di vedere smitizzato ciò che ama e per quelli che divorano i libri in un unico pasto.
ROMANZO
Le ragazze di Ventas di Dulce Chacon (Neri Pozza Editore). Consigliato da Claudia Candino
Un romanzo che restituisce voce alla memoria delle miliziane imprigionate dai franchisti nel carcere femminile di Ventas. Un inno che squarcia l’amnesia che per troppi anni aveva congelato la verità sulla storia spagnola.
- Per gli appassionati di storia.
- Per chi vuole leggere la guerra da un punto di vista diverso.
- Per tutti i bugiardi che “ancora un capitolo e poi smetto”.
Il Brigante di Robert Walser (Adelphi). Consigliato da Andrea Ceccarelli
Nel tentativo di conquistare Edith, raffinata cameriera, un brigante si rivolge a uno scrittore, il narratore (o l’autore?) della storia, per redigere un romanzo che la vede come protagonista. Irto di analessi, rispecchiamenti e arringhe, questo romanzo è una critica sottile alla borghesia svizzera degli anni Venti.
- Per chi cerca lo sperimentalismo nascosto tra le pieghe del tempo.
Le intermittenze della morte di José Saramago (Feltrinelli). Consigliato da Elena Gallo
Il 31 dicembre, in un paese senza nome, lo scoccare della mezzanotte segna la fine della morte. Dopo un’iniziale euforia, tutti si trovano costretti a fare i conti con l’immortalità. Vivere eternamente è davvero una benedizione se implica un’eterna vecchiaia?
- Per chi nelle ultime settimane ha raccontato le proprie emozioni grazie a Cecità di Saramago.
- Per chi, accettate le premesse impossibili, rimane folgorato da ciò che potrebbe essere realtà.
Abbiamo sempre vissuto nel castello di Shirley Jackson (Adelphi). Consigliato da Silvia Maffetti
“Merricat, disse Connie, tè e biscotti: presto, vieni. Fossi matta, sorellina, se ci vengo m’avveleni.” Le sorelle Blackwood e lo zio Julian conducono una vita spensierata nella loro villa dove tutto parrebbe perfetto, se non fosse che sei anni prima gli altri membri della famiglia sono morti avvelenati attorno alla tavola da pranzo. Una vicenda surreale, con un punto di vista deciso che espone la fragilità della verità, erodendo il confine tra buono e cattivo.
- Per gli amanti del brivido e dell’inquietudine.
- Per chi cerca una storia che gli scuota l’anima.
Di formazione
L’Arminuta di Donatella Di Pietrantonio (Einaudi). Consigliato da Giovanni Storiale
Un’altra famiglia adottiva, una nuova madre, un rapporto da costruire e una realtà da svelare. Siamo nell’Abruzzo degli anni ’70: L’Arminuta racconta la storia della sorellanza che nasce tra la protagonista e Adriana, la “sorella ritrovata” presso la famiglia dove viene accolta. Libro vincitore nel 2017 del Premio Campiello, L’Arminuta è una storia di maternità, amicizia e assenza, scritta con la schiettezza e crudeltà del dolore.
- Un breve romanzo per tutti e tutte coloro che hanno lasciato il cuore con le protagoniste de L’amica geniale.
Middlesex di Jeffrey Eugenides (Mondadori). Consigliato da Micol Koch
Per ricordarci che ci sono vari tipi di difficoltà e che, anche nelle situazioni più buie, ognuno di noi ha la possibilità di trovare la propria luce. Calliope è un ermafrodita. Si pensa che la causa risieda nel matrimonio tra fratelli dei nonni… Vincitore del premio Pulitzer nel 2003.
- Per tutti coloro che preferiscono la complessità alla semplicità. Per chiunque abbia la sensibilità di esplorare il diverso.
Parlane tra amici di Sally Rooney (Einaudi). Consigliato da Marianna Danesi
“A volte ultimamente mi sembra di guardarti scomparire.” Frances ha 21 anni e una forte tendenza autocritica; Bobbi è la sua migliore amica ed ex. L’inizio di una nuova relazione con un uomo più grande romperà il loro equilibrio. Rooney apre uno spiraglio inedito e personale di quello che vuol dire avere 20 anni.
- Per i giovani che hanno bisogno di sentirsi dire: “non sei solo”.
Dio di illusioni di Donna Tartt (Rizzoli, BUR). Consigliato da Rossana Saullo
“La bellezza è raramente dolce o consolatoria. Quasi l’opposto. La vera bellezza è sempre un po’ inquietante.” Un omicidio e un college nel Vermont. Cinque ragazzi altoborghesi e un docente affascinante che insegna loro la cultura e la letteratura greca classica. Un outsider, infine, che vuole a tutti i costi far parte del loro elitario microcosmo lontano dalla realtà. Ma sarà mai davvero uno di loro?
- Per gli amanti dei romanzi di formazione, de thriller, dei gialli.
Giallo
Maigret di Georges Simenon (Adelphi). Consigliato da Giuliana Saviano
“Eppure, tutt’a un tratto, cominciò a perdersi d’animo, ad avere paura, a chiedersi se ce l’avrebbe fatta.” Un giallo dal retrogusto amaro come la vecchiaia che porta con sé le insicurezze nei confronti dei giovani, risorse e condanne.
- Per gli amanti del giallo, per chi segue le vicende di Maigret, per chi ammette che nessuno è infallibile.
Drammatico
Ai sopravvissuti spareremo ancora di Claudio Lagomarsini (Fazi Editore). Consigliato da Angela Russo
Quanto conosciamo la nostra famiglia? Quanto sappiamo davvero gli uni degli altri? Un noir ambientato nel cuore della provincia italiana, ai piedi delle Alpi Apuane. Un esordio graffiante, a metà strada tra romanzo di formazione e narrazione familiare.
- Per chi è in cerca di una storia intensa, che lascia con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.
- Per chi non resiste al fascino dei manoscritti ritrovati…
La vita gioca con me di David Grossman (Mondadori). Consigliato da Alice Caly
“Ogni volta che mi disperavo per la perdita delle mie riprese, dicevo a me stessa che, in mancanza di quelle, ci sarebbero state le parole.” La vita gioca con me racconta di un amore e di un dolore che si inseguono per tre generazioni, per essere raccontati prima di andare persi. Rappresenta la sfida dell’autore al silenzio, la sua ricerca costante delle parole adatte a raccontare tutto ciò che è umano.
- Per tutti coloro che amano emozionarsi.
Distopico
Il giardino degli eterni. Dolce veleno di Lauren DeStefano (Newton Compton). Consigliato da Eleonora Medica
America, terzo millennio. Rhine, Cecily e Jenna sono state rapite. È il destino delle ragazze fertili, almeno da quando c’è il virus e nessuno supera più i 20 anni. Chi teme l’estinzione vede nelle giovani donne l’antidoto. Bellissime. Sane. Perfette per essere fecondate. Opporsi è inutile, bisogna fuggire…
- Crudo ed elegante al tempo stesso, è il libro giusto per chi cerca in ogni pagina un inno alla libertà.
Avrai i miei occhi di Nicoletta Vallorani (Zona42). Consigliato da Cecilia Mastrogiovanni
“Ti ricordi, Nigredo, quando ancora non ci avevano chiusi in questo cadente nulla?” In una Milano cupa, divisa da muri e abitata da anime disperate si muovono i protagonisti di questo romanzo che, tra distopia e noir, ci racconta una storia di disumanità e violenza. Ma è sempre possibile trovare una luce, anche nei tempi più bui.
- Per chi ama la fantascienza, i romanzi distopici, i thriller.
Storico
Lungo petalo di mare di Isabel Allende (Feltrinelli). Consigliato da Martina Ramponi
La guerra civile spagnola, la reclusione nei campi di concentramento francesi, la fuga in Cile sulla Winnipeg, l’ingresso in un paese sconosciuto e affascinante, il governo di Salvador Allende e il colpo di stato di Pinochet. Victor e Roser hanno un solo modo per sopravvivere a tutte le sfide della Storia: restare insieme.
- Per chi ama le piccole e singole storie sommariamente riassunte nella grande Storia.
Amen di Antonio Ferrari (ChiareLettere). Consigliato da Diletta Vignati
Ciò che deve morire sono la criminalità organizzata, la blasfema devozione al denaro, la corruzione e la falsità della ‘pista bulgara’ per l’attentato a papa Wojtyła. Sopravvive la tenacia riformatrice della Chiesa. Questo libro cede a un solo inganno: non è un romanzo, e l’autore ne è garanzia.
- Per chi combatte contro l’orrore nella Chiesa così da restituirle tutta l’efficacia della sua preziosa missione.