“(…) noi abbiamo i ‘nostri libri’, non quelli che trovi ovunque. È come una libreria di casa, i libri, di recente o non recente pubblicazione, devono avere un senso, quello di essere stati scelti per stare su quello scaffale.”
Nel dicembre del 2019 Alba Donati, pseudonimo di Alba Franceschini, poetessa e critica letteraria, apre la Libreria Sopra la Penna a Lucignana, un borgo sull’Appennino lucchese dove vivono solamente 180 persone. Nel saggio La libreria sulla collina l’autrice racconta la nascita e i primi sei mesi di vita di questa piccola attività, dove le uniche cose che contano sono l’amore per i libri e il desiderio di condividerlo.
Alla storia della libreria si intreccia quella della scrittrice, conosciamo così la piccola Alba, una bambina curiosa, che scopre la passione per la lettura grazie alla zia Fenysia. Da allora è diventata una libraia caparbia, nemica dei frenetici ritmi moderni. Nel suo “cottage letterario”, infatti, il lettore con lentezza e serenità può curiosare tra gli scaffali, ricchi di grandi classici, ma anche di novità meno note, circondato da un ampio giardino, immerso nel silenzio delle colline. Questa sospensione fuori dal tempo è fondamentale perché “il meraviglioso è meno eclatante, va cercato, atteso, stanato, ma quando arriva ci sovrasta”.
Al grande sogno che ci viene raccontato si contrappongono vari incubi, come l’incendio che nel 2020 distrugge quasi completamente la libreria e i lunghi mesi del Covid e del lockdown. Senza dimenticare le difficoltà quotidiane di ogni libraia, in particolare quella di fare quadrare i conti. A tutto ciò Alba Donati fa fronte grazie alla comunità di amici, lettori, compaesani, personalità del mondo letterario che contribuiscono, ciascuno a proprio modo, a costruire e arricchire la libreria.
L’amore per le storie si percepisce chiaramente nelle pagine del libro grazie alla ricchezza dei richiami letterari che contiene. Trame di romanzi, citazioni, poesie e aneddoti sugli scrittori lo trasformano in un lungo elenco dei consigli di lettura della libraia. Anche il riepilogo regolare delle prenotazioni dei clienti fornisce altri spunti ai lettori curiosi.
Il saggio si caratterizza per uno stile molto discorsivo e informale, grazie alla scelta di scriverlo sotto forma di diario. Sembra una chiacchierata con una cara amica. Il brivido di gioia che si sente al trovare un’affinità libraria con lei, si trasforma in curiosità quando non si conoscono le opere che sta citando.
Il messaggio è racchiuso nella storia stessa di Alba Donati e della sua libreria: serve molto coraggio per credere nei propri sogni, ma non bisogna perdere mai la speranza che si realizzino, dedicandocisi con impegno e amandoli profondamente.