“Introdurre ogni volta i lettori in un ambiente editoriale e culturale, quello in cui il testo e i suoi destinatari vivono l’arrivo come “libro” alla ribalta dello spazio pubblico”
Questo saggio storico racconta le vicende editoriali di alcuni dei più celebri capolavori della letteratura italiana, ripercorse a partire dall’epoca di Dante e Petrarca, nella quale ancora doveva completarsi la transizione dagli scriptoria alle stamperie, fino ad arrivare alle opere contemporanee di Vittorini, Gadda e Pasolini.
L’idea dell’autore è che non abbia senso “accostarsi ai capolavori letterari senza considerare che essi sono prima di tutto i nuclei generativi di sostanziali metamorfosi nella cultura e nella comunicazione tra gli uomini”. Le opere letterarie che abbiamo letto e amato, infatti, sono nate molto prima di essere date alle stampe, e quello che è accaduto nel passaggio dalla scrivania dell’autore al torchio della stamperia racconta qualcosa anche della storia dell’editoria, del mercato del libro, della professione stessa di autore.
Obiettivo dichiarato dell’autore è fare “divulgazione delle conoscenze sul backstage della grande letteratura, in buona parte note soltanto agli specialisti”, e di certo proseguendo nella lettura si ha modo di accendere una luce nuova e affascinante sulla Commedia dantesca, sui poemi cavallereschi rinascimentali, sul Piacere dannunziano e sull’evoluzione, secolo dopo secolo, del mondo dell’editoria tout court.
La trattazione, ancorata a modelli accademici e di tono piuttosto sostenuto, può avere una doppia valenza, a seconda dell’atteggiamento con il quale si approccia il testo: chi sia alla ricerca di un testo di studio vi trova una garanzia di attendibilità (suffragata anche da una bibliografia ricca e approfondita), mentre chi si aspettava una lettura più leggera e davvero divulgativa rischia di incappare in un testo che poco si presta alla lettura in metropolitana (provare per credere).
Restano però, a soddisfare una curiosità meno accademica, una serie di aneddoti davvero interessanti per gli appassionati di letteratura (sapevate, ad esempio, che Edmondo de Amicis è stato praticamente costretto a scrivere Cuore dal suo editore?). D’altro canto, siamo nell’ambito di un autore e di un editore di comprovata autorevolezza, che difficilmente rende possibile un abbassamento di tono e una scrittura più piana. In altre parole: se vi aspettate di leggere sotto l’ombrellone rocambolesche vicende degne di Indiana Jones, questo libro non fa per voi; se invece il vostro spirito è più affine a quello del padre dell’iconico archeologo, e siete mossi dalla curiosità del topo di biblioteca, avrete trovato pane per i vostri denti.
Giovanni Ragone – Classici dietro le quinte. Storie di libri e di editori. Da Dante a Pasolini
388 pagg., 20 euro – Laterza 2009 (I Robinson / Letture)
ISBN 9788842088424