
Il fenomeno podcast è sulla bocca di tutti. Partito in sordina, oggi fidelizza milioni di italiani: nel 2019 i milioni erano 12* e il trend è in crescita. Non sorprende dunque che dalle 12 di domani, mercoledì 18 novembre, anche i Master in Editoria dell’Università Cattolica entreranno a far parte del movimento podcast. Va infatti in onda il pilot di Stranger Books, il podcast nato dalla collaborazione tra il Master BookTelling Comunicare e vendere contenuti editoriali e Radio Activa, a cura di una nostra docente, Alessandra Pagani. Semplice moda o c’è di più?
Ovviamente, c’è altro. Imparare a comunicare in maniera multimediale e inclusiva è l’ultima frontiera dell’editoria e uno degli obiettivi del nostro Master. Un pensiero che Alessandra Pagani tratteggia con sintetica precisione: “Oggi i prodotti editoriali non sono più solo di carta, il perché va cercato in due concetti attuali ed equamente importanti: crossmedialità e inclusione. In quest’ottica un podcast o un audiolibro, oltre a prodotti apprezzabilissimi, possono essere una porta di accesso alla cultura anche per non vedenti, ipovedenti e dislessici. Nel dirlo penso al mio mondo, quello della manualistica universitaria, ma anche al resto della produzione editoriale. Integrare la carta per progettare prodotti misti e multimediali è fondamentale per chi si avvicina oggi all’editoria. Il mondo sta cambiando”.
Stranger Books è un esperimento. Un invito a ripensare e ripensarci. Ogni due settimane, il mercoledì alle 12, Libri e tecnologia, carta e digitale. Presenzieranno professionisti dei due mondi, chiamati a raccontare, dialogando, il mosaico articolato e complesso del settore Education Technology. Il tutto in un podcast che è un anello di congiunzione tra realtà percepite come contrastanti, eppure complementari. La perfetta metafora per la collaborazione che si sta profilando. Radio e editoria. Due concetti che a un occhio esterno possono apparire distanti ma in realtà affini. Un dialogo nuovo, forse inaspettato. Sicuramente stimolante. La prima tappa di un viaggio che punta a far approdare gli amanti dei libri a nuovi format di comunicazione. Un momento di incontro tra tradizione e novità.
“Non avevo mai fatto radio. Poi, durante il lockdown di marzo, sono stata coinvolta da Simona Scravaglieri, e dai protagonisti del gruppo di lettura di Casa Sirio Editore, per partecipare a Voci dall’Italia, un podcast collettivo che puntava a tenere compagnia all’Italia confinata. 100 puntate in 100 giorni: abbiamo raccontato più di 500 libri e la mia striscia quotidiana sulla gratitudine”, racconta Alessandra con la sua voce inconfondibile. “Finita quell’esperienza l’Università mi ha messa in contatto con Radio Activa. Erano stati loro a cercarci. Volevano fare un podcast corale e culturale, che fosse vicino alle tematiche dei nostri master e del mio lavoro: libri, tecnologia e apprendimento. Ho accettato questa nuova avventura perché, da tempo, sentivo l’esigenza di affiancare al mio lavoro sui contenuti scritti, un’esperienza professionale nel settore della comunicazione, ed eccoci qui”. E per qui intende a scrivere, condurre e registrare Stranger Books. Insomma, a essere la spumeggiante anima del programma.
L’entusiasmo di Alessandra è contagioso, ma altre voci si aspettano molto da questa collaborazione. Insieme al direttore Edoardo Barbieri, Paola Di Giampaolo, responsabile progettazione e sviluppo dei master, è stata tra i primi a credere nell’importanza di variare l’offerta formativa e vede in Radio Activa il partner perfetto. “Quando Radio Activa ci ha contattati per sondare possibilità di collaborazione, ci è sembrata subito un’ottima opportunità per dare ancor maggiore concretezza alla nostra idea di editoria oltre l’editoria”, inizia. “Sempre più spesso aziende non strettamente del settore editoriale diventano media company per raccontare sé stesse attraverso una molteplicità di canali e strumenti, dal web ai social, dai video ai podcast, aprendo nuove opportunità lavorative per giovani professionisti editoriali. Radio Activa, organo di risonanza del Gruppo Activa – realtà di più di 3000 persone operante prevalentemente nel settore tecnologico, ne è un ottimo esempio”.
Stranger Books è il primo passo di una collaborazione più articolata. Completano il quadro stage formativi nella redazione della radio e l’introduzione di un laboratorio pratico per la realizzazione di podcast a partire dalla prossima edizione del Master BookTelling Comunicare e vendere contenuti editoriali. “Iniziative che consentiranno ai nostri allievi di formarsi ulteriormente nell’ambito della creazione di contenuti web, social e audio, dell’analisi dati, del brand content management e del brand storytelling: competenze sempre più strategiche per la formazione di nuovi professionisti editoriali e che sono al centro della nostra formazione” auspica Paola Di Giampaolo.
I podcast di Radio Activa sono produzioni originali, che semplificano e approfondiscono le informazioni in arrivo dal mondo della tecnologia. Un flusso continuo di notizie, idee e storie, raccontato dalle persone alle persone. Da un lato la redazione, dall’altro gli ascoltatori. Nel mezzo, la costante ricerca di contatto, umanità e partecipazione di chi non esita a “metterci la faccia”.
Dice Paolo Emilio Colombo, direttore di Radio Activa: “Usiamo la tecnologia tutti i giorni ma non ne sappiamo granché. Qualcuno tempo fa faceva notare che gli smartphone che abbiamo in mano sono più potenti del computer che mandò il primo uomo sulla luna e noi li usiamo per fotografare quello che mangiamo. In questa osservazione c’è un senso di opportunità sprecata che fa male. La radio vorrebbe fare questo: aumentare la consapevolezza degli strumenti che abbiamo a portata di mano, ragionare sul cambiamento e suggerire che gli spazi per fare ci sono eccome, i limiti no. Possiamo parlare di cittadinanza digitale, imprese 4.0 ed economia dei dati – noi in radio lo facciamo e crediamo sia importante – ma non incidiamo veramente fino a quando non diamo ad altre persone più giovani di noi opportunità migliori di quelle che abbiamo avuto. Si capisce quindi perché ci teniamo tanto alle collaborazioni con l’Università”. E parlando del laboratorio che partirà nel 2021 aggiunge: “Il corso si limita a fornire strumenti per la creazione di podcast in ambito di brand storytelling, ma il contributo che vorrei trasmettere è un altro: il podcast è uno strumento relativamente economico e semplice per cominciare a fare. Cominciare a fare è molto di più di quanto possiate immaginare”.
“Radio Activa, con la sua continua ricerca di innovazione, saprà alimentare la fiamma della creatività negli studenti”, conclude Alessandra Pagani. E io – dal Master Professione Editoria cartacea e digitale approdata a Radio Activa come stagista – non posso che darle ragione.
Intervista a Raffaele Gaito, growth coach, autore, speaker e blogger
* Dati Nielsen per Audible 2019, https://www.primaonline.it/wp-content/uploads/2019/11/Nielsen_Audible_consumi-podcast-2019-compresso.pdf