“Libri e media”: una nuova rubrica per raccontare il dialogo tra i libri e altri mondi mediali
Essere multimediali, per chi lavora con i prodotti editoriali oggi, non è più una scelta. È la risposta naturale a un bisogno collettivo di storie, esperienze e contenuti che sono sempre più trasversali nei significati come nel loro mezzo di propagazione.
L’avvento del digitale, oltre ad aver cambiato la rotta e i ferri del mestiere, ha modificato alla radice la prospettiva degli editori, stravolgendo i fattori di un’equazione che per molto tempo li aveva visti al centro del proprio mondo. Come in una rivoluzione copernicana, il lettore/utente è arrivato al centro del sistema e sta a noi girargli attorno, tenendo salda la rotta del dialogo con lui. Che cosa è cambiato? Beh, l’intera prospettiva.
Non è il lettore che deve trovarci, ma noi che dobbiamo raggiungerlo.
La chiave non è più la comunicazione unidirezionale (riconosciuta ormai come meramente pubblicitaria), ma la conversazione.
Non è più sufficiente diffondere contenuti, serve creare esperienze che lo leghino al contenuto.
In questo contesto in cui i punti di contatto, le tecnologie e le esperienze si sono letteralmente moltiplicate, il libro non è mai una monade autonoma e il suo valore culturale intrinseco, da solo, non sempre basta a conquistare il pubblico.
I prodotti editoriali competono, infatti, con numerose forme di contenuto e di intrattenimento: le serie e i film che fruiamo sulle piattaforme SVOD (subscription-video-on-demand), i video che guardiamo e condividiamo online, i prodotti del mondo gaming, le nuove forme dell’audio, per citarne solo alcune. L’attenzione e la prontezza nel cogliere i punti di intersezione tra il libro e questi altri mondi sono i terreni su cui si gioca la sfida di un presente e futuro editoriale sempre più digitali. Senza questa consapevolezza si rischia in primis di non comprendere chi sono davvero i nostri lettori (studi sul rapporto tra serialità e acquisto di titoli, come quello dell’AIE, confermano nuovi identikit di acquirenti), e in secondo luogo si perde l’occasione di amplificare le storie cogliendo i loro potenziali fattori di successo mediale. Come già nel 2011 Pierdomenico Baccalario scriveva su La Repubblica:
Le storie di successo vengono espanse in un universo di storie coerenti dove non esiste un vero inizio e una vera fine, nel senso che inizio e fine possono essere diversi per ogni singolo utente che vi partecipa dato che non è possibile prevedere il momento in cui entrerà in contatto con la storia.
Il Master BookTelling ha nel suo DNA questa prospettiva di esplorazione del rapporto libri e media.
Nel sottotitolo che sintetizza l’offerta didattica – “Comunicare e vendere contenuti editoriali” – è proprio insita l’attenzione al dialogo tra editoria e altre forme di consumo, strettamente culturale e non solo. La conoscenza dei nuovi canali di comunicazione e di vendita, il focus sui mezzi digitali e sull’analisi dei dati, la prospettiva interdisciplinare e multimediale sono gli assi portanti di BookTelling.
Il Master affronta tutti questi temi attraverso una pluralità di insegnamenti dedicati verticalmente al mondo digital (scenari e tendenze dell’editoria, digital marketing, web & social communication, influencer marketing, realizzazione di video e podcast…) e altri incentrati sul rapporto tra Editoria e TV (cinema, TV e New TV, ideazione di contenuti multimediali). Gli studenti vengono, inoltre, invitati a un costante dibattito con i professionisti (docenti, ospiti, alumni) che vivono queste sfide in prima persona e le raccontano attraverso testimonianze dirette, durante gli eventi o nei video incontri.
Per arricchire questo già ricco discorso, nell’ambito dell’insegnamento tenuto da me (Claudia Consoli) – La SEO e l’Email Marketing per l’editoria – nasce ora la nuova rubrica “LIBRI E MEDIA“, a cura degli studenti del Master BookTelling 2021.
Partendo dall’idea che il libro sia un oggetto narrativo per sua natura potenzialmente “infinito”, abbiamo voluto indagare le sue connessioni con i vari mondi e forme mediali, allargando lo sguardo a tecnologie, temi e supporti differenti. Ci siamo fatti ispirare dai nostri interessi di lettori/utenti/spettatori/ascoltatori, perché l’identità di ciascuno di noi diventa sempre più plurale.
Ogni venerdì, da oggi in poi, troverete sul sito un appuntamento della rubrica. Vi anticipiamo che il viaggio sarà ricco: da Gianni Rodari a Steven Spielberg, da Star Wars ai musical di Broadway, dall’intrattenimento sudcoreano alle nuove forme del viaggio su Instagram… “Libri e media” sarà questo e molto altro.
Speriamo di incuriosirvi, intrattenervi e soprattutto di intercettare le vostre passioni, perché è proprio alle passioni che vogliamo continuare a guardare come stella polare di questo nostro viaggio transmediale.