Un progetto a cura degli allievi dei master in editoria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore

Dal podcast al libro per dare voce alle donne scomode: Morgana di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri

Il 2020, anno della pandemia che ci ha costretti tra le quattro mura di casa, ha palesato l’importanza del digitale nelle nostre vite. Tra i numerosi bisogni, si è registrata un’impennata della domanda di intrattenimento che ha confermato la centralità dell’editoria in quanto industria culturale. Negli ultimi anni si sta assistendo a una rivoluzione del sonoro in cuffia grazie all’importanza sempre più centrale attribuita a una voce narrante riconoscibile soprattutto in prodotti quali audiolibri e podcast. Secondo i dati Nielsen 2020 presentati da United States of Podcast (appuntamento annuale promosso da Audible dedicato al mondo del podcast in Italia), quasi 14 milioni di italiani ascoltano podcast, con un incremento del 15% rispetto al 2019 corrispondente a 1,8 milioni di persone. Durante il lockdown, infatti, sono cresciuti sia la lettura di libri cartacei che i comportamenti digitali (lettura di ebook e ascolto di audiolibri e podcast) grazie a contenuti sempre più pensati in ottica transmediale e crossmediale per andare incontro alle esigenze di autori e pubblico. Nell’era del digitale, riuscire a esprimere la propria voce sembra essere diventato facile con la pluralità di canali a disposizione. Altro discorso è riuscire farsi sentire nella molteplicità dell’offerta, soprattutto se si è donna.

Il podcast Morgana, e il libro a esso ispirato, di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri è un esempio eccellente di come dare voce a donne considerate scomode possa originare un discorso transgenerazionale e transmediale, una comunicazione inclusiva e in continua evoluzione.

Il podcast Morgana

Nato nel 2018 sulla piattaforma Storielibere.fm, Morgana parla di libertà femminile e discriminazione di genere attraverso biografie femminili. Le due ideatrici scelgono il canale narrativo del podcast poiché mirano a prestare la propria voce a donne considerate scomode in un’atmosfera intima. Il podcast è, infatti, pensato per essere la casa di donne controcorrente che, come la Morgana del ciclo arturiano da cui il podcast prende il nome, sono un po’ fate ma soprattutto streghe: hanno scelto sé stesse, di vivere secondo le proprie regole e di non sottomettersi ai limiti e ai ruoli imposti loro.  Lo scopo del podcast è duplice: fornire una chiave che apra la “gabbia” in cui si trovano molte donne e denunciare la discriminazione di genere, abbattendone gli stereotipi. Scardina, puntata dopo puntata, la “sindrome di Ginger Rogers” (quella per cui tutti si aspettano che le donne sappiano fare le stesse cose di un uomo ma all’indietro e sui tacchi).

Morgana diventa ben presto un modello di format da imitare: Chiara Tagliaferri è la prima a importare in Italia il podcast professionale rivoluzionandolo con una narrazione strutturata, miscelata con suoni e colonne sonore che assieme alla voce e alla verve di Michela Murgia riescono ad animare le biografie. Il potere delle parole scelte dalle due autrici immerge e “incanta” l’ascoltatore ben oltre la durata della singola puntata (che varia in media dai 40 ai 50 minuti), effetto che non si limita all’ascolto ma abbraccia anche la vista con la copertina iconica di MP5.

Il podcast, che ha cadenza mensile (il 17 di ogni mese), si struttura sempre con una parte iniziale costituita da: audio-logo di Storielibere.fm, breve introduzione della Morgana oggetto della puntata e sigla. Seguono la biografia e il commento dell’ospite il quale, dalla vita della protagonista narrata, intavola con Michela Murgia dibattiti stimolanti che non si limitano alla questione femminile ma spaziano dai libri alle inchieste, dall’arte alla moda e all’architettura sostenibile ecc.

Nel 2019, Morgana è stato il podcast più scaricato sfiorando il milione di download e vincendo il Macchianera Internet Awards, “gli Oscar della rete italiani”, nella categoria migliore radio online o podcast.

Morgana: storie di ragazze che tua madre non approverebbe

Sull’onda del successo, il podcast diventata un libro: la voce cambia forma e diventa parola scritta. Grazie all’ascesa in Italia di piattaforme streaming di ascolto su abbonamento come Audible o Storytel, si è sempre più abituati ad avere a disposizione la versione audio di un titolo (sebbene non esista un catalogo degli audiolibri in commercio, si stima che attualmente ne siano disponibili circa 3.000). Più raro risulta il passaggio inverso di canale, da podcast a opera scritta come per l’appunto nel caso di Morgana o Veleno di Pablo Trincia.

Il libro scritto a quattro mani sempre da Michela Murgia e Chiara Tagliaferri, pubblicato da Mondadori nel settembre del 2019 con il titolo Morgana: storie di ragazze che tua madre non approverebbe, è una raccolta di 10 biografie. Il sottotitolo è indicativo non solo del principio di selezione delle Morgane, ovvero donne scomode sia per gli uomini che per le donne, ma anche del fatto che ancora oggi vi sia la convinzione che esista un modo giusto o sbagliato di essere donna. Le biografie scelte dalle autrici, infatti, sono donne a volte incomprese anche dal femminismo. La raccolta rimane abbastanza fedele al testo del podcast, con un’attenuazione dei colloquialismi. Inizia in modo “scomodo” con la diva del porno anni Ottanta Moana Pozzi, subito seguita da santa Caterina da Siena e poi Grace Jones, le sorelle Brontë, Moira Orfei, Tonya Harding, Marina Abramović, Shirley Temple, Vivienne Westwood, Zaha Hadid.

Se con la parola scritta si perde la carica immersiva del sonoro e la dimensione attuale del commento degli ospiti, la reinterpretazione a quattro mani delle autrici restituisce un prodotto editoriale divulgativo ed edificante che, seppur meno ricco del podcast, è volto a coinvolgere nel discorso anche il pubblico di lettori, rendendo più potente la voce con l’autorevolezza che di solito è riconosciuta alla scrittura.

Il messaggio rimane lo stesso: ogni volta che la società definisce i confini della libertà femminile, vi è una Morgana che li sposterà un po’ più avanti, finché confine e orizzonte non saranno diventati un’unica cosa per tutte le donne.

Dalla prima puntata il 17 giugno 2018 a oggi, il podcast conta un totale di 34 puntate considerando anche il nuovo spin-off: Morgana, l’uomo ricco sono io che ha avuto inizio il 17 luglio 2020 e si è concluso lo scorso 17 aprile (vedi qui), realizzato in collaborazione con Buddybank. La serie indaga il rapporto delle donne con il denaro per portare avanti il discorso contro la discriminazione e gli stereotipi di genere.

Da podcast a libro: la narrazione in divenire di Morgana

Morgana è sì la casa delle donne ma è un luogo inclusivo che si rivolge a tutti come dimostra il successo di pubblico non solo femminile ma anche LGBTQI+ e in parte maschile attraverso una comunicazione transmediale in costante divenire che dal suo intento iniziale di essere un sussurro è diventato un coro di molteplici voci e testimonianze. Morgana, infatti, ha dato il via a una serie di narrazioni sotto l’hashtag #morganasonoio che invita a raccontare storie personali che dai social ha trovato realizzazione anche in un portale fanbase, una casa virtuale per la community: Morganasonoio.

Morgana non ha un’unica forma ma è un contenuto altamente transmediale: da podcast è diventato un libro, un hashtag per il web, una portale internet… e chissà quale altra forma assumerà in futuro.

Oltre che su Storielibere.fm, è possibile ascoltare Morgana su varie piattaforme tra cui Spotify, Apple Podcasts, Podtail e Google Podcasts.

Questo articolo è stato realizzato nell’ambito del corso di Scrittura SEO e email marketing di Claudia Consoli (leggi l’intervista). Vedi l’elenco completo degli insegnamenti del Master BookTelling.

Sul tema del podcast, leggi anche:

Podcast culturali? Nasce Stranger Books: fase 1 della collaborazione Radio Activa – Master Editoria Unicatt

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