
Nome e cognome | Enrico Pranovi |
Nickname utilizzato | Storie_effimere |
Post effimeri per raccontare storie eterne
https://www.instagram.com/storie_effimere/
6760 (al 3 marzo 2019)
6760 (al 3 marzo 2019)
Eclettismo è la parola d’ordine: le foto di una Parigi malinconica trovano spazio accanto al severo profilo di Martin Lutero e al Genio Rezzonico del Canova. Senza tralasciare, ovviamente, i libri. Si definisce un “lettore asincrono: l’editoria va avanti e io torno indietro”, data la sua tendenza a non leggere mai le novità in uscita. Il filo conduttore è l’esaltazione dell’arte in tutte le sue forme; il fine è quello di rendere partecipe il lettore di tutto ciò che non conosce. Il risultato è il crearsi di una storia visiva che, inevitabilmente, finisce per intrecciarsi a quella scritta, arricchendola e completandola.
Non vi è uno schema predefinito: ci ritroviamo davanti a uno studente che non amava leggere nulla al liceo ma che, improvvisamente, viene folgorato da Guerra e pace ed ammette “da quel momento, non sono più stato lo stesso”; due post prima è un nipote quello che parla: Cent’anni di solitudine di Màrquez è l’occasione per ricordare il nonno, afflitto dalla stessa malattia dello scrittore; ma ancora, eccolo figlio, abbandonare la grigia Milano per tornare a casa, in compagnia di Tolstoj. Instaura con i suoi lettori un dialogo a tu per tu talmente forte e sincero che ogni suo post è l’occasione per fare un viaggio nel nostro, di tempo.
Difficile individuare una casa editrice di riferimento, data la tendenza di Enrico Pranovi a essere così spontaneo e diretto. Probabilmente Adelphi risulta essere la più citata.
Il pubblico è composto per lo più di appassionati di arte e letteratura, tendenzialmente donne ma non manca anche la presenza maschile. Si rivolge a chiunque abbia un’opinione da condividere in merito a un buon libro o a un’opera d’arte degna di nota.
Storie effimere ha origine da un’esigenza, quella di trasmettere il proprio amore per i libri e di lasciarsi travolgere dal pensiero altrui. Per questo non c’è una ricerca ossessionata dei numeri: Enrico Pranovi è il primo ad ammettere che non pubblica con l’intento di incrementare i follower o di ottenere più likes. Scrive soltanto quando ne sente la necessità, condivide solo quando pensa che sia importante farlo. Per questo è difficile individuare un piano editoriale ben preciso.