“Quali prospettive si aprono se si leggono le Scritture come se fossero un ramo della letteratura fantastica? Si può ipotizzare che, restituite alla loro umanità, quelle figure ci parlino più e meglio di quanto non abbiano mai fatto dall’alto dei loro piedistalli.”
I Vangeli non sono solamente i testi fondamentali della religione cristiana: sono anche inimitabili contenitori di storie. Per trasmettere un messaggio religioso omettono e modificano dialoghi, episodi e personaggi; molto più vicini a un romanzo che a un manuale di storia, hanno un’innegabile anima letteraria.
Sebbene non siano libri di storia, però, una storia ce l’hanno, e anche molto travagliata: sono stati scritti a decine di anni dai fatti che raccontano, da autori diversi e con moltissime revisioni; nel corso dei secoli la Chiesa li ha selezionati, tradotti e interpretati. Dietro la fissità dei testi ufficiali conosciuti dai fedeli si nasconde una redazione composita, che affonda le radici nell’evoluzione delle prime comunità giudeocristiane.
Riscoprire la storia nascosta dei Vangeli è il fine di questo saggio, adatto al lettore credente quanto all’ateo: basta nutrire curiosità per questi testi unici, che hanno dato vita a gran parte della cultura occidentale.
A partire da questo innovativo punto di vista Corrado Augias (scrittore e giornalista, già autore di Le ultime diciotto ore di Gesù) conversa in queste pagine con Giovanni Filoramo, professore emerito di Storia del cristianesimo all’Università di Torino. Grazie a un approccio critico ma non polemico al testo sacro, il dialogo tra i due porta alla luce aspetti poco conosciuti dei Vangeli, della loro redazione e della realtà storica che descrivono. Maria torna a essere una ragazza palestinese appena adolescente, Pietro un pescatore semplice e sbruffone, Pilato e Caifa personaggi politici inseriti nei giochi di potere dell’epoca di Tiberio. Si affrontano poi numerosi interrogativi: come ha potuto Gesù ricevere un’educazione religiosa, data la sua bassa provenienza sociale? Cosa raccontano i Vangeli apocrifi della sua infanzia? Ha avuto davvero un fratello di nome Giacomo che gli è succeduto a capo degli apostoli? È possibile affermare che Giuda sia stato l’unico discepolo che ha davvero interpretato e seguito il suo volere? Il tradimento del Getsemani è verità storica, o narrazione simbolica?
Il fascino profondo delle riflessioni a cui prendiamo parte in questo libro è che esse non tolgono nulla all’importanza teologica dei Vangeli; anzi, l’umanità dei personaggi che li popolano amplifica la portata del loro messaggio. In fondo, Gesù stesso era un grande narratore: trasmetteva il suo messaggio con favole pastorali, metafore sulle sementi e il bestiame che rappresentavano la quotidianità dei suoi fedeli. La narrazione ha reso la sua Parola universale quanto il bisogno umano di rispecchiarsi nelle storie.
Corrado Augias e Giovanni Filoramo – Il grande romanzo dei Vangeli
272 pagg., 19,50 euro – Einaudi 2019 (Frontiere)
ISBN 9788806232801